… soprattutto se si tratta di una pizza Cosacca della famosa pizzeria Salvo, di fratelli Francesco e Salvatore a San Giorgio a Cremano, a due passi da Napoli. Di un’estrema semplicità - pasta lievitata, pomodoro, un po’ di pecorino e una foglia di basilico - è una pizza storica che lega due dinastie importanti, quella di Borboni e di Romanov.

Si racconta che a metà dell’800 lo zar russo Nicolai I, portò sua moglie in Sicilia per motivi di salute. Furano ospiti di Ferdinando II di Borbone, nella sua residenza a Palermo, che in seguito invitò la coppia regale a Napoli. In onore degli ospiti russi fu organizzato un sontuoso banchetto, ma il Re delle Due Sicilia non sapeva come poter stupire l’imperatore russo. Alla fine mandò i suoi uomini in giro per tuta Napoli alla ricerca di una pietanza inedita, sconosciuta, e l’unica cosa che riuscirono a trovare fu questa pizza. “La pizza degli avanzi”, così la chiamavano i pizzaioli, perché utilizzavano ci che rimaneva alla fine della giornata: un pezzetto di pasta, una cucchiaiata di salsa, un pugno di formaggio.

Gli ospiti stranieri apprezzarono tanto questa pizza, per questo in loro onore fu chiama Cosacca. Tornato in Patria, Nicolai I ringraziò il re Ferdinando in classico stile russo, mandando a lui una coppia di cavalli in bronzo, che sono ancora a Napoli, davanti a Maschio Angioino

La pizza Cosacca in realtà è poco conosciuta in Italia, ma è molto rinomata a Napoli, e può essere gustata in ogni pizzeria, compresa quella di Fratelli Salvo. E questa pizza ha conquistato non solo lo zar russo, ma anche Riccardo Zannetti, il fondatore dell’omonimo brand, ispirandolo alla creazione dell’orologio con la pizza per la collezione Montre for Chef.